TRAPIANTO DI MIDOLLO OSSEO

COMPLICANZE CRONICHE
Gli effetti collaterali del trattamento possono persistere o apparire dopo mesi dal trapianto.
Stanchezza
Possono essere necessari anche sei mesi per riprendere le forze dopo il trapianto. Per questo motivo è normale che per un lungo tempo si possa stancare molto facilmente e non riuscire a fare certe attività. Dopo che il paziente inizierà a riprendersi, potrà tornare alla sua vita normale, come lavorare e fare qualche attività fisica.
Infezioni
Il sistema immunitario dopo un trapianto da donatore si ricostituisce gradualmente, in genere entro 12-18 mesi. Il recupero è più lento in caso della Graft versus host disease. Queste problematiche espongono il paziente all’infezioni e richiede attenzione per evitarle. Questo non significa che non si può riprendere le attività normale e che uno si debba isolare.
Quando saranno presenti segni di possibile infezione come febbre, tosse, diarrea, ecc contattare il medico.
Per informazioni dettagliate sull’infezione consultare la sessione dedicata sul questo sito.
Graft versus host disease (GVHD) cronica (Malattia del trapianto contro l’ospite cronica)
La GVHD cronica può apparire in diverse parti del corpo. Può essere blanda e risolversi facilmente, ma può anche essere grave, persistente e debilitante.
Può essere controllata con farmaci che sopprimono il sistema immunitario del corpo diminuendo gli effetti causati dalla GVHD. Allo stesso tempo, abbassando l’immunità, il paziente si troverà più a rischio di contrarre un’infezione.
Sicuramente il medico sceglierà la terapia migliore e più sicura per il paziente. E’ importante che il paziente parli con il proprio medico cercando di trovare i modi migliori di vivere allo stesso tempo controllando gli effetti della GVHD nella sua vita quotidiana.
Menopausa
Alcuni trattamenti chemioterapici possono alterare la normale attività delle ovaie, questo può portare a infertilità e a un anticipata menopausa nonostante l’età.
Queste alterazioni ormonali possono dar luogo ai classici sintomi della menopausa, che comprendono alterazioni del ciclo mestruale, vampate di calore, sudorazione, pelle secca, cefalea, secchezza vaginale ecc.
Potrebbe anche manifestarsi un calo della libido, ansietà e depressione, è importante per questo discutere con il medico che consiglierà di rivolgersi a un ginecologo al fine di risolvere questi sintomi.
Verrà data una cura a base di estrogeni, di progesterone e a volte anche di testosterone per gestire la menopausa precoce. Sarà consigliata anche una dieta salutare ed esercizi fisici regolari per ridurre il potenziale rischio di osteoporosi. Purtroppo la donna in menopausa precoce non è più fertile.
Le donne che hanno fatto un trapianto dovranno fare dei controlli annuali dal ginecologo.
Osteoporosi
L’osteoporosi è caratterizzata da una perdita della massa delle ossa aumentando così il rischio di fratture.
Dopo il trapianto un paziente può presentare una diminuzione della massa delle ossa dovuto al trattamento che è stato sottoposto come la chemioterapia, radioterapia e terapia cortisonica. Un altro fattore che può contribuire alla comparsa dell’osteoporosi è la menopausa dovuto all’abbassamento del livello degli ormoni, essendo questi necessari per la salute delle ossa.
Attività fisiche semplici come passeggiate possono aiutare a prevenire l’osteoporosi.
Per evitare la comparsa della osteoporosi, il medico può prescrivere l’assunzione di calcio e vitamina D. Nelle donne in menopausa, la riposizione ormonale è indicata.
Verrà eseguito per tutti i pazienti che sono stati sottoposti al trapianto da donatore un controllo con l'esame chiamato MOC che valuta la la mineralizzazione delle ossa.
Complicanze oculari
Cataratta
E’ un film nebuloso che si sviluppa coprendo la pupilla dell’occhio e rende difficoltosa la vista. La cataratta è una tarda complicanza della radioterapia e può manifestarsi dopo sei mesi fino a cinque anni dal trapianto. L’uso prolungato di cortisone può aumentare il rischio di sviluppare la cataratta. Può essere corretta con un piccolo intervento.
Secchezza oculare
La secchezza oculare può apparire associata con la GVHD cronica. Il paziente può presentare una diminuzione della lacrimazione, secchezza e irritazione negli occhi. La diagnosi viene confermata da un esame chiamato Test di Schirmer.
Il trattamento consiste nell’uso di collirio lubrificante.
L’uso di lente a contatto è scoraggiato in paziente con secchezza oculare.
Complicanze orali
Le complicanze al cavo orale che possono presentarsi dopo un trapianto allogenico sono la GVHD cronica o la diminuzione della salivazione causata da chemioterapia e radioterapia.
La diminuzione della produzione della produzione di saliva può causare carie e infezione al cavo orale.
Si raccomanda una igiene orale accurata e controlli regolari dal medico e/o dentista.
La GVHD cronica potrebbe presentarsi anche al cavo orale richiedendo un trattamento con terapia cortisonica topica o sistemica.