TRAPIANTO DI MIDOLLO OSSEO

LEUCAFERESI
La leucaferesi è una procedura dove il donatore è collegato attraverso due accessi venosi ad un "separatore cellulare", che centrifuga il sangue e raccoglie le cellule staminali.
Le cellule staminali si trovano in scarsa quantità nel sangue, per ciò è necessario procedere alla stimolazione del midollo per aumentare la produzione delle cellule staminali ed il loro passaggio nel sangue. Questa stimolazione è eseguita tramite l’utilizzo di un farmaco detto "fattore di crescita", il G-CSF, che stimola la produzione di cellule staminali nel midollo. Può causare dei dolori ossei facilmente controllabili con l’assunzione della tachipirina. Le punture sottocute di G-CSF dovranno essere eseguite per qualche giorno prima della leucaferesi, dopo un prelievo per il conteggio delle cellule staminali, si procederà con la loro raccolta. La procedura dura all’incirca 4-5 ore.
La leucaferesi è una procedura sicura. A causa dell’anticoagulante utilizzato durante la procedura, la quantità di calcio nel sangue può diminuire e questo può causare dei formicolii alla bocca o crampi muscolari. In casi di comparsa dei sintomi sarò somministrato il calcio per via endovenosa.
Un fattore importante per l’esecuzione della leucaferesi è la presenza di accessi venosi idonei. Nel caso di assenza verrà posizionato un catetere femorale che verrà rimosso una volta finita la procedura.
La leucaferesi viene eseguita in regime di Day Hospital.
Disturbi durante la somministrazione del fattore di crescita
Nei giorni in cui il donatore esegue le punture di fattore di crescita può presentare disturbi come: dolore ossei e/o muscolari simili a sintomi influenzali e mal di testa. Sono sintomi controllabili con l’assunzione di farmaci come la tachipirina. In caso persistenza o comparsa di altri sintomi contattare il medico trapiantologo di riferimento. I sintomi dovrebbero scomparire entro le 24 ore della sospensione delle punture.
Dopo la donazione, il donatore dovrà eseguire esami ematici di controllo per 10 anni e riferire gli esiti al medico trapiantolo.