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LE VISITE IN DAY HOSPITAL

  Una volta dimesso, il paziente dovrà fare dei controlli ambulatoriali frequenti con il medico trapiantologo, eseguendo degli esami del sangue e visita. La frequenza di questi controlli dipenderà dalle condizioni cliniche e da quanti giorni sono trascorsi dal trapianto.

  ‘E importante che nei primi 3 mesi dopo il trapianto il paziente risieda vicino all’ospedale (idealmente al massimo ad 1 ora di macchina) per le visite frequenti, per un'eventuale terapia di supporto e soprattutto, in caso necessità di un ricovero.

Cosa si controlla con gli esami del sangue e le visite?

Attraverso il prelievo del sangue si controllano:

·        emocromo

·        Funzionalità del fegato e del rene

·        gli elettroliti (potassio, magnesio, sodio, ecc) 

·        presenza di infezioni virali.

·        Il dosaggio dei farmaci come la ciclosporina 

  Il medico richiede anche la valutazione del chimerismo. Con il termine chimerismo si intende la sostituzione del midollo e del sistema immunitario di difesa del paziente con quello del donatore. Ad esempio, se il donatore è maschio e il paziente è femmina, le cellule del sangue saranno tutte maschili (e viceversa). Se ciò avviene, si dice che il paziente ha ottenuto un chimerismo completo. 

  Altri esami per la rivalutazione della malattia saranno eseguiti secondo richiesta medica.

Le visite mediche

  Durante la visita il medico valuterà lo stato di benessere psico-fisico del paziente, gli esami eseguiti, i parametri vitali e il peso. Esaminerà la pelle e gli altri organi come il cuore e il polmone. Deciderà se è il caso o meno di richiedere altri esami, di cambiare o sospendere la terapia o iniziarne altre.
  Verificherà i possibili effetti collaterali legati ai farmaci assunti dal paziente come la ciclosporina (potrebbero insorgere tremori alle mani che non comporta problemi importanti o un aumento notevole della peluria del corpo ecc.)

    In certi casi potrà decidere di ricoverare il paziente.

 

Da riferire al vostro medico

 Il paziente deve informare il medico in caso di :

·         Temperatura uguale o superiore a 38°C 

·         Sanguinamento: sangue nell’urine, nelle feci, dal naso o dalle gengive 

·         Nausea e vomito persistente 

·         Diarrea: feci liquide eliminate due o tre volte al giorno

·         Tosse o respiro corto, presenza di espettorato

·         Comparsa di arrossamento della pelle o prurito

·         Arrossamento, dolore, pus nell’area circostante il catetere venoso centrale

Necessità di ricovero dopo il trapianto

  In certe condizioni, come febbre, infezione, scadute condizioni del paziente, ecc, il medico richiederà il ricovero del paziente. Purtroppo è molto frequente dopo un trapianto allogenico. Non è facile né per il paziente né per i suoi familiari la re-ospedalizzazione. In degenza, il paziente sarà seguito da medici e infermieri dedicati, permettendo una valutazione e un’azione accurata, con somministrazione di terapie complesse che non possono essere somministrate a casa o in ambulatorio. Appena le condizioni del paziente saranno ottimali verrà dimesso.

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