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FARMACI

   Per un periodo lungo il paziente trapiantato dovrà assumere dei farmaci come immunosoppressori, antibiotici e antivirali. Sospendere la terapia in maniera autonoma o non seguire la prescrizione medica può avere gravi conseguenze. 

   Si consiglia di controllare la terapia prescritta al momento della dimissione e dopo ogni visita.  Per qualsiasi dubbio, riguardo farmaci, orari e modalità di assunzione, è necessario 
chiedere all'infermiere o al medico. E' molto importante riferire se ci sono delle difficoltà nell'assumere la terapia, per esempio in caso di nausea e vomito frequenti. Ogni farmaco prescritto ha la sua importanza e garantisce il buon andamento del trapianto.

 

Immunosoppressori

   Gli immunosoppressori (ciclosporina, micofenolato mofetil, cortisone) sono farmaci che riducono il rischio della malattia del trapianto contra l'ospite (GVHD) "frenando" i linfociti (globuli bianchi) del donatore.  Aiutano a creare una "tolleranza" tra il donatore
e il ricevente. Questa terapia viene sospesa dopo   circa

sei mesi del trapianto, salvo in caso di GVHD.
 

Antibiotici, antivirali e antifungini


  Nei primi mesi dopo il trapianto, il nuovo sistema immunitario è ancora immaturo e quindi per evitare alcune infezioni dette "opportunistiche",  il paziente dovrà assumere una terapia antibiotica e antivirale  di protezione.

   In caso di riattivazione di un virus chiamato citomegalovirus verrà aggiunto alla terapia del paziente per 14 giorni un farmaco chiamato valganciclovir.

   Altre terapie come antibiotici e antifungini posso essere prescritti dal medico in caso di infezione. 

 

    In seguito una tabella con i farmaci: 

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